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cucina tipica tongana... bollito misto di turisti !


l'avventura di MassimoB
in diretta (o quasi...) dagli antipodi

3a PARTE: dal 16/09/2004 ......

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IMMAGINI DI TONGATAPU   IMMAGINI DI VAVA'U
1a PARTE ITINERARIO (24/08 - 03/09) 2a PARTE ITINERARIO (04/09 - 15/09)
DATA ITINERARIO
15/09/2004

ore 7:05 e-mail dall'Hilltop di Neiuafu - Vava'u:
te dici di invidiarmi, ma questi posti li hai visti ben prima di me e piu' volte, come si dice da noi "un po' per uno in collo a mamma",  ;-))))))))
Massimo

20/09/2004

ore 22:50 e-mail da Nuku'alofa:
16.09.04
Dopo che e' stato cambiato per tre volte l'orario di partenza del nostro volo, riusciamo a partire da Vava'u alle 12.30, destinazione Hapai. Il volo dura poco, circa 40 minuti, con il bel tempo si vedono panorami che lasciano senza fiato, sono le immagini che vengono usate come sfondi sui desktop di molti pc, i nostri occhi non si sono ancora abituati dopo circa un mese a questi spettacoli della natura. La pista dell'aeroporto di Hapai arriva quasi sul mare, durante la monovra di avvicinamento vediamo sotto di noi il reef fino quasi al tocco al suolo, sembra di fare un ammaraggio invece di un atterraggio. All'uscita dell'aeroporto troviamo Boris, ".come Boris Becker, il tennista", dice lui, e' il figlio dei tedeschi che gestiscono il Sandy Beach Resort, qui staremo fino a lunedi'.se il volo viene confermato. L'isola principale e' collegata con l'altra isola dove si trova il resort da un terrapieno, arriviamo a destinazione in circa 40 minuti. Ci accoglie Sigrid, la mamma di Boris, che ci spiega tutto quello che possiamo fare e vedere, e che la cena e' servita "categoricamente" alle sette. Veniamo sistemati in un fale, chiamati cosi' anche se non sono i veri fale che abbiamo trovato a Fafa, amaramente scopriamo che sono tutti in muratura, il nostro si chiama Nima, cinque in tongano. La spiaggia e' sabbiosa, facciamo subito un bagno in un mare cristallino, l'acqua diventa subito profonda e di fronte alla spiaggia ci sono diversi banchi di reef. La quiete e' assoluta, si sente solo la risacca delle onde, gli uccellini, e naturalmente non poteva mancare un galletto, che per fortuna si sente in lontananza. Questo silenzio ti invita a fare anche un bagno letterario, prima di venire via da Vava'u Francesco mi ha dato un libro da portare alla madre a Pisa, "Addio Eden" di Ambrogio Borsani, mi stendo su un amaca e comincio a leggerlo, e' un genere che leggo spesso, quindi approfitto volentieri della consegna. Alle sette, puntuali, andiamo a cena, fino ad ora abbiamo mangiato sempre bene, ci auguriamo di continuare cosi'. Purtroppo la cena si rivela il primo disastro culinario, ma per poterlo stabilire dovevamo provarlo.

17.09.04
Oggi e' venerdi' 17, ma noi non siamo superstiziosi, ci facciamo chiamare un taxi da Sigrid per andare a Pangai, la capitale, secondo lei non vale la pena e noi puntualmente vogliamo verificare di persona. Fidarsi e' bene, non fidarsi e' meglio, e Sigrid non ispira fiducia. Il tassista e' una lei molto solare e disposta a chiacchierare. Arriviamo nella capitale e rimaniamo sorpresi per quanto sia carina, ci ricorda molto Trinidad, a Cuba, pur essendo piccola e' molto curata, sia i negozietti che le case sono molto colorati, questo scatena la volgia di fare foto e video. Il nostro desiderio di fotografare ragazzi a scuola e' esaudito, ci avviciniamo in punta di piedi ad un recinto di una primary school, la scuola elementare, dove stanno giocando i bambini con la loro divisa scolastica, entriamo nel cancello, aperto, e veniamo letteralmente assaliti dagli scolari che vogliono farsi fotografare o riprendere dalla videocamera, fanno di tutto per mettersi a favore dell'obbiettivo. Fatte una serie di foto e riprese li lasciamo alle loro attivita' e percorriamo la via principale, qui ci fermiamo anche a fare un po' di spesa al mercato. Per la cena veniamo consigliati dalla tassista di andare al Mariners café', ci accordiamo quindi con lei perche' ci venga a riprendere per portarci al locale. Tornati dal Mariners café' decidiamo che domani e Domenica mangeremo solo sandwich, abbiamo preso un pollo che avrebbe dovuto essere alla griglia, ma la griglia probabilmente era stata lasciata dal gestore, tedesco, in Germania, ed il tonno sembrava uno dei miei infraditi, il tutto condito da kartoffen e crauti.
18.09.04
La mattinata, dopo la pioggia di stanotte, non sembra cosi' male, c'e' parecchio vento, ma aiutera' a spazzare via le nuvole rimaste. A piedi percorriamo l'unica strada che taglia perpendicolarmente l'isola e andiamo in direzione nord, alla fine della strada finisce anche l'isola, e da qui vediamo Nukunamo, l'isola di fronte, il tratto di mare che divide le due isole deve essere molto pescoso perche' ci sono alcuni pescatori tongani sulle loro particolari piroghe, le avevamo viste fino ad ora solo nei documentari, e vederle dal vivo ci fa riflettere su come il progresso non scalfisca molto questo popolo. Sulla spiaggia incontriamo un gruppo di ragazzi tongani che giocano a rugby, lo sport nazionale. Torniamo al nostro fale e ci mettiamo a prendere il sole, finalmente il cielo si fa vedere in tutto il suo sfavillante azzurro. Guardando il mare notiamo alcune onde "anomale", osservando meglio vediamo che le onde sono provocate dalle balene, giocano facendo dei tuffi enormi e noi rimaniamo incantati come quando le abbiamo viste dalla barca.

19.09.04
Un'altra domenica da trascorrere, siamo venuti a Pangai per assistere ad una messa. Per le strade il silenzio e' irreale, si sente l'odore dell'humu, il tradizionale sistema di cottura tongano, solamente qualche cane vaga come senza meta e i maiali rufolano nei giardini in cerca di cibo, sembra che il tempo si fermi. Tutti in chiesa hanno i vestiti della festa, la ta'ovala e' d'obbligo, anche i bambini la indossano. Ci troviamo seduti in chiesa, la messa di oggi e' dedicata ai ragazzi delle scuole, ci sono quindi molti studenti con la loro divisa scolastica, vicino a noi c'e' una donna incinta con un bellissimo bambino in braccio, lei e' vestita di nero come quasi tutti gli adulti, e indossa gioielli e una collana di fiori freschi, siamo inebriati dai profumi. Mentre osserviamo e ammiriamo, un coro di ragazzi da inizio alla funzione, hanno delle voci straordinarie, anche solo per questo valeva la pena venire alle Hapai.
La giornata scivola via sotto il sole e i bagni che facciamo, alla sera assistiamo ad uno spettacolare tramonto. Quando giunge la notte assistiamo ad un altro spettacolo della natura, sopra di noi vediamo un cielo stellato molto suggestivo, le stelle sembra che siano piu' vicine di quanto lo possano sembrare da noi e la luna sembra che cerchi di farsi spazio in mezzo alle innumerevoli luci, e' uno scintillio paragonabile ad uno spettacolo pirotecnico.
20.09.04
Siamo al Salote Pilolevu Airport, destinazione Tongatapu, e' finito anche il periodo alle Hapai e facciamo le nostre considerazioni su questi giorni, escludendo la gestione del Sandy beach, il paesaggio naturalistico ha soddisfatto pienamente le nostre aspettative. Eccoci di nuovo a Nukualofa, quasi un ritorno a casa, ritroviamo le persone che avevamo lasciato due settimane fa.
Alla prossima, Massimo e Silvia

25/09/2004

ore 07:15 e-mail da Nuku'alofa:
21.09.04
Mattina dedicata all'estensione del visto, il nostro permesso turistico dura 31 giorni, mentre noi andiamo via dopo 33 giorni, quindi andiamo all'immigration insieme a Gp, ce la caviamo con 20 dollari tongani per le foto. Terminata questa incombenza andiamo a casa di Gp per scaricare, modificare e spedire le foto a Natale, con questo arriviamo all'ora di pranzo e ci gustiamo finalmente dei buoni pranzi preparati da Federico.

22.09.04
Oggi c'e' stato un improvviso cambio di programma, la previsione era di trascorrere la giornata a Pangaimotu e domani trasferisci a Atata per quattro giorni, ma quando siamo riusciti a contattare i ragazzi del resort di Atata (italiani), ci hanno detto che sabato avevano tutti i fale occupati.
Abbiamo quindi deciso di andare oggi da loro e rimanere fino a sabato pomeriggo, anticipando cosi' il transfer di un giorno. In trenta minuti abbiamo raccolto le nostre cose e siamo andati al porto a prendere la barca. Durante il tragitto uno dei due motori della barca ha cominxiato a fumare ed e' partito, fortunatamente l'isola non era distante e siamo arrivati a velocita' ridotta con un motore solo. Arriviamo a Atata e troviamo ad accoglierci Giacomo e Leonardo, il resort e' in fase di ristrutturazione, loro sono qui da poco tempo e I vecchi proprietari, neozelandesi, hanno lasciato la struttra in pessime condizioni. I fale sono spartani ma molto carini. Il bar-ristorante e' sotto una grande struttura, tutta in legno, con alcune pareti rivestite di tapa. L'inizio e' promettente. Il primo pranzo e' ottimo, grilled fish and chips. Stasera e' previsto il buffet e spettacolo tongano. Dopo pranzo ci incamminiamo nel bush e andiamo a vedere il piccolo villaggio dell'isola, e' un piccolo villaggio formato da capanne in legno, passando da una primary school veniamo invitati da una maestra ad entrare per visitare la scuola. Ci sono tre classi e una biblioteca, anche se definirli tali ci vuole tanta fantasia, la maestra ci spiega che cerca di fare il possibile per insegnare qualcosa ai bimbi, ma e' molto difficile, anche perche' non hanno materiale didattico, solo qualche libro di poco valore. Ci invita poi a firmare il guestbook e a donare qualcosa per l'acquisto di materiale didattico, noi facciamo volentieri la nostra offerta, che per noi e' poco, ma per loro vale tantissimo. Per la cena il resort ha organizzato un buffet con lo spettacolo di balli tongani, i ragazzi impegnati nelle danze non sono altro che i camerieri cambiati d'abito.
I costumi che indossano sono molto carini e colorati, e l'esibizione riscuote un discreto successo tra gli ospiti anche grazie alle musiche suonate live da un complessino tongano.

23.09.04
Ci svegliamo di buon'ora e visto il sole, la giornata e' dedicata all'abbronzatura. Siamo ormai arrivati a dire "prendiamolo finche' c'e', sono gli ultimi scampoli d'estate" , per noi, per i tongani e' cominciata adesso la primavera. Un episodio curioso che poteva rivelarsi drammatico e' successo mentre Silvia era seduta sotto una palma, MAI sedersi sotto una palma, si e' staccato un cocco e le ha colpito in pieno una gamba appena sotto il ginocchio. Per fortuna non e' caduta in testa.
Comunque la gamba non ha subito nessuna lesione, neanche un livido, deve essere stata una brutta esperienza anche per il cocco.

24.09.04
Oggi e' un mese esatto che siamo partiti da Pisa, francamente comincia a venire la nostalgia dei familiari e delle nostre abitudini, le vacanze sono belle, ma e' altrettanto bello tornare a casa e cominciare a progettare il prossimo viaggio.
Poco lontano dal nostro fale c'e' un fishing pig che sta sgranocchiando molluschi, e' sovente vederne quando c'e' la bassa marea. Un'altra occasione per scattare le foto, si lascia avvicinare tranquillamente.

25.09.04
Arriviamo al porto di Nuku'alofa alle 9.30, il tempo di lasciare I bagagli al Waterfront e prendiamo un altro traghetto per Pangaimotu, e' la seconda volta che ci torniamo, e' molto carino e raggiungibile in dieci minuti.
Alla prossima, Massimo e Silvia

27/09/2004

ore 07:02 e-mail da Nuku'alofa:
Epilogo
Siamo arrivati alla fine di questo lungo viaggio che ci ha portati a conoscere una popolazione ed una cultura completamente diversa dalla nostra, abbiamo visto posti bellissimi e conosciuto tante persone, italiani, americani, neozelandesi, australiani, e naturalmente tongani.
Abbiamo visto i tanti lati, positivi e negativi, di questi posti e di questo popolo, l'unico del sud pacifico a non essere mai stato colonizzato.
E' stata la polinesia che cercavamo, fuori dagli schemi, fuori dai grandi villaggi all-inclusive, una polinesia con una storia da raccontare e da vedere.
Chiudendo il sipario vogliamo ringraziare chi ci ha dato una mano a realizzare questo che per noi e' la realizzazione di un sogno,
A Tongatapu, Gp e la sua famiglia,
A Vava'u Mario e Francesco,
And the last but not the least
Natale, che ci ha fornito le informazioni per la preparazione del viaggio e ha curato il nostro racconto via web.

Al prossimo viaggio
Massimo e Silvia

last update: 26/04/2005 22.17

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