a Tonga
giugno 2005

l'altra faccia del paradiso

Uno degli aspetti che difficilmente colgono i visitatori di tanti paesi "paradisiaci" e' l'impatto ambientale che porta il progresso. In questa visita a Tonga ho voluto spostarmi dai soliti luoghi turistici ed ho scoperto un aspetto che non conoscevo bene. Una zona dell'isola di Tongatapu è un'enorme discarica a cielo aperto. Le condizioni igieniche in cui vive la popolazione in quest'area non sono delle migliori. A parecchie famiglie è stato proposto di spostarsi a spese del Governo ma si rifiutano di farlo per non abbandonare i luoghi dove sono nati e vissuti.
Di positivo c'è che si sta diffondendo una coscienza ambientalista che spero possa dare dei frutti negli anni a venire.
C'è un comitato che si chiama "Keep Tonga Clean" che oltre che lavorare alla base e sulla mentalità organizza periodicamente delle giornate di volontariato per la pulizia di spiagge, strade ecc.
Alcuni Governi stranieri (tra cui l'Australia, la Nuova Zelanda e in parte anche l'Unione Europea) hanno stanziato dei fondi per un "Solid Waste Management Project" che spero funzioni bene e che i fondi non vengano dirottati nelle tasche di funzionari...

Un altro aspetto secondo me non proprio positivo è l'influenza che hanno avuto ed hanno le diverse "chiese" sulla cultura e sulla vita di tutti i giorni dei tongani. Quello nelle foto sopra  è l'ingresso del villaggio dei mormoni. Assurdo che a Tonga i tongani siano obbligati a parlare solo inglese...
Alcune sette e chiese organizzano periodicamente delle feste con banchetti (pola) per raccogliere fondi. Sembrerebbe una cosa normale... ma tra i Tongani non sono molti quelli che hanno disponibilità economiche e quindi, per non "sfigurare", in parecchi si indebitano per i mesi successivi.  Intanto i vari "preti" li vedi girare con l'ultimo modello di SUV Toyota. Devo dire che l'unica chiesa a cui non ho visto fare queste "pratiche" è quella cattolica (forse perché in minoranza) che al contrario delle altre aiuta diverse famiglie in difficolta'.