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in Thailandia
marzo 2006

da Hua Hin a Ranong

1 marzo 2006
Scendendo a sud da Hua Hin (63 km) si trova uno dei luoghi paesaggisticamente più originali e suggestivi della Thailandia: il Parco Nazionale Khao Sam Roy Yot (la "montagna dalle trecento vette"), che copre una superficie di 98 km quadrati ed è composto principalmente da un vasto agglomerato montagnoso che in certi punti si erge verticalmente sul mare, da diverse foreste di mangrovie e da alcune belle spiagge. Nel tratto di costa del parco ci sono alcuni villaggi di pescatori interessanti da visitare. Il parco è un'ottima zona per il bird-watching, soprattutto nel periodo da novembre a febbraio.

All'ingresso di un villaggio mi incuriosisce questa costruzione. E' un forno crematorio. La figura  mitica (quella a destra) che sovrasta lo sportello dove si introducono i corpi è di un demone.

Parco Nazionale Khao Sam Roy Yot

Dalla spiaggia di uno dei villaggi del parco (Bang Pu) un pescatore del luogo con la sua long-tail boat ci porta in un'altra spiaggia da cui parte il sentiero che porta alla nostra prossima meta. Il sentiero che parte dalla spiaggia attraversa un'area di foresta vergine e sale sulla montagna, spesso con ripidi pendii scavati nella roccia fino ad una serie di grotte (sembra di essere in un ambiente primordiale, molto suggestivo) la più importante delle quali si chiama "Tham Phraya Nakorn" e contiene un tempietto che è diventato il simbolo della provincia di Prachuap Khiri Kan. Grazie a Jacob, la nostra guida, arriviamo (non tutti... alcuni sfaticati sono rimasti in spiaggia e si sono accontentati di vedere le mie foto...) proprio nel momento in cui i raggi del sole penetrano attraverso un grande buco nella volta della grotta e illuminano il tempio come fossero generati da un potente faro direzionale, creando un effetto bellissimo che lascia senza fiato. Il tempietto fu costruito nel 1890 a Bangkok durante il regno di Rama V, quindi fu smontato e ricostruito, sotto la guida personale del Re, in questa grotta. Una leggenda dice che il Re lo fece per una specie di voto religioso che aveva fatto anni prima.
La salita presenta qualche difficoltà per alcuni tratti abbastanza ripidi e soprattutto per il caldo afoso nella foresta. In un paio di punti si aprono degli spiazzi da cui si può osservare parte della costa del parco e nei quali si riesce a sentire una leggere brezza che da un poco di sollievo. Si impiegano circa due ore tra andata e ritorno camminando di buon passo. E' consigliabile avere delle scarpe da trekking ed avere con sè una scorta di acqua... Ma fondamentale è conoscere gli orari in cui il sole illumina il tempietto, senza quell'effetto credo che il fascino dell'ambientazione non sarebbe lo stesso.

La partenza del sentiero, alcune parti del percorso e la grotta Phraya Nakorn col tempietto.
ritorno al villaggio

Lungo la strada verso l'uscita sud del parco si incontrano per strada colonie di scimmie che si avvicinano incuriosite alle macchine.
Continuiamo a scendere verso sud e superato Chumpon ad un certo punto lasciamo la strada che va verso Surat Thani e prendiamo quella che va verso Ranong. Finalmente lasciamo la costa del golfo di Thailandia e ci spostiamo sulla costa del Mar delle Andamane.

 Kraburi

Kraburi è nota per segnare il punto geografico nel quale la penisola di Malacca raggiunge la sua larghezza minore. In questa zona il mare delle Andamane (oceano Indiano) ed il Golfo di Thailandia (Mar cinese meridionale) distano solo 44 km ed è da tempo allo studio lo scavo di un canale per collegare i due mari, ma pare sia troppo difficoltosa la sua realizzazione a causa della catena montuosa che attraversa la zona da nord a sud e anche che, dato che a Singapore una scorciatoia del genere toglierebbe completamente l'importanza strategica, le lobby economiche legate a questo stato minuscolo ma molto ricco facciano delle grosse pressioni per evitarne la realizzazione.
Il paesaggio è molto bello. Noi facciamo una sosta in un villaggio al confine con la Birmania. Come l'anno scorso all'estremo nord, noto che ci sono postazioni militari, con trincee, ripari e torrette di avvistamento. I militari, molto gentili (probabilmente da queste parti non girano molti turisti)  ci lasciano fare un giro per scattare alcune foto. Nel villaggio c'è un piccolo mercato locale di fiori e piante che ci dicono provenire dalla Birmania.

Arriviamo a Ranong che è già buio e raggiungiamo il nostro albergo, il Royal Princess.

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