L'Ob Luang, che in Thai significa "canyon", è
stato scavato dall'azione erosiva del fiume Mae Chan (che scende dal Doi
Inthanon, la montagna più alta della Thailandia e termina il suo corso
gettandosi nel Mae Ping) nel corso dei millenni per una lunghezza di
circa 300 metri. Nel punto più stretto è largo poco più di 2 metri. Alla
sommità di questa gola, a circa 32 metri di altezza, è stato installato
un piccolo ponte che collega i due bordi del canyon. Nel 1991 è stato
istituito Parco Nazionale, cronologicamente il 68° della Thailandia. |
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Dopo aver attraversato
il ponticello che collega i due bordi più stretti del canyon (se si
soffre di vertigini può essere problematico) si trova uno spiazzo da
cui parte un interessante trail ad anello, di circa 1200 metri, che
permette di vedere dei reperti archeologici (una tomba dell'età del
bronzo e pitture rupestri). Il trail è abbastanza facile ed interessante
anche per certe particolarità naturalistiche. |
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Tomba dell'età del bronzo
Mr. Sayan Prishanchit, archeologo del
dipartimento di Belle Arti, scoprì questa tomba durante gli scavi di un
progetto Thai-Francese nel febbraio del 1985, insieme agli archeologi
francesi Marielle Santoni e Pierre Pautreau. Questa tomba è di forma
allungata, lunga 2 metri, larga 85 centimetri e profonda 40/50
centimetri. Conteneva uno scheletro incompleto di un giovane adulto.
Sono stati ritrovati solo 32 denti e le ossa delle braccia e delle
gambe. Il resto del corpo era scomparso. Ai due lati del corpo,
attaccati alle ossa delle braccia, sono stati trovati dei bracciali di
bronzo, 9 a sinistra e 5 a destra. Inoltre ogni lato del corpo aveva un
braccialetto di conchiglie. Nella parte inferiore del corpo, circa
all'altezza del ventre, c'erano due bracciali di bronzo piegati e rotti.
Appena poco distante dal corpo c'era una fila di perline di conchiglia e
di corniola (Carnelian Stone). Nella parte bassa della tomba, vicino
alla posizione dei piedi, è stata trovata una grande quantità di
frammenti di vasi e ciotole. Questa tomba e lo scheletro sono molto
importanti per l'archeologia e la storia della Thailandia del Nord. Al
momento tutti i reperti ritrovati sono in mostra al National Museum di
Chiang Mai.
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Pa Chang Cliff - pitture rupestri
L'area intorno alla rupe di Pa Chang si
suppone fosse un accampamento e un sito cerimoniale di un gruppo di
cacciatori/raccoglitori nomadi durante l'ultimo periodo dell'età della
pietra, circa 28.000 anni fa, fino all'inizio dell'età del ferro.
L'archeologo Sayan Prishanchit ha scoperto, fin dalla prima esplorazione
di questo sito nel 1983, parecchie pitture rupestri e trovato utensili
di pietra, fatti soprattutto con selce. Insieme ai due archeologi
francesi (Marielle Santoni e Jean Pierre Pautrea) iniziò un progetto
comune Thai-Francese e durante gli scavi del 1986 altre prove della
presenza di cacciatori furono trovate nell'area di Pa Chang. I
ritrovamenti furono principalmente di utensili in pietra e ossa di
animali e si stimò fossero della media età della pietra. Dai test fatti
con il metodo Tandetron (carbon test) sulle ossa degli animali sappiamo
che il primo gruppo di nomadi visse qui circa 28.000 anni fa. Questo
sito è uno dei più antichi siti archeologici trovati nella Thailandia
del Nord. Nelle pitture rupestri di Pa Chang sono rappresentati un
elefante, una persona e molti altri simboli. I colori delle pitture
vanno dal rossastro al nero e al bianco. Si stima che queste pitture siano
state fatte tra 2550 e 3000 anni fa. Tutti i reperti degli scavi
(utensili in pietra e ossa animali) sono esposti nel National Museum di
Chiang Mai. |
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