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in Australia
giugno/luglio 2006

Tiwi Islands

Le isole Tiwi, chiamate dai colonizzatori Bathurst e Melville, si trovano a circa 80 km a nord di Darwin, nel mare di Timor. Per visitarle bisogna rivolgersi al loro Tour Operator (non è possibile il "fai da te") Tiwi Tours, di proprietà e con personale aborigeno, che a Darwin si serve dei servizi e degli uffici di Aussie Adventure. Ci sono due modi per andarci, con un breve volo o con un ferry che fa servizio giornaliero tra Darwin e Nguiu, il villaggio principale dell'isola di Bathurst. Ho optato per la seconda soluzione e sono rimasto soddisfatto. Il ferry "Arafura Pearl" parte dal Cullen Bay Ferry Terminal di Darwin ed arriva a Nguiu in più o meno 2 ore. Si può scegliere di viaggiare nell'upper deck (più comodo ma più costoso - però è compreso il pranzo) o nel lower deck. All'andata il ferry era mezzo vuoto, ma nel viaggio di ritorno, che è stato uno spasso, si è riempito di abitanti delle Tiwi che andavano a Darwin per il week-end, per far spese, trovare parenti, divertirsi... alcuni li ho incontrati ancora il giorno dopo in giro per Darwin, sdraiati nei prati a riposarsi (e forse anche a dormirci... purtroppo da molti sono scambiati erroneamente per "zombie" alcoolizzati) o pieni di borse di tutti i generi di cibo (qualcuno anche di birra). Le isole Tiwi sono territorio aborigeno e sono governate da un consiglio locale autonomo. Qui ci si rende conto di come sarebbe potuta essere l'Australia intera se i colonizzatori europei non avessero distrutto sia fisicamente che culturalmente la maggior parte dei nativi in quasi tutto il paese. Gli aborigeni delle Tiwi non hanno mai avuto grossi problemi di colonizzazione ed hanno sviluppato una cultura abbastanza particolare ed in parte diversa da quella degli aborigeni delle altri parti dell'Australia. Sono gli unici per esempio che costruiscono totem, che hanno un significato particolare e che vengono messi intorno alle tombe. Hanno sviluppato tecniche particolari anche per la pittura e per la costruzione di cesti intrecciati. Ci sono alcune gallerie d'arte, dove lavorano diversi artisti molto bravi che vendono i lavori anche al di fuori dell'Australia. Ne ho visitate un paio, di cui una fa parte di un progetto di solidarieta' per artisti disabili. A Nguiu c'è ancora una chiesa cattolica costruita nei primi del '900 in uno stile molto particolare (il suo interno è decorato completamente con motivi e disegni Tiwi).

Ed (abbreviazione di un nome lungo e impronunciabile), la guida aborigena che ci ha accompagnato durante la giornata era molto simpatico e preparato e soprattutto molto fiero di raccontarci la sua cultura negli aspetti principali ed in quelli più curiosi, e come una vecchia guida smaliziata arricchendo i racconti con aneddoti vari... Con lui abbiamo girato per l'isola, visitato un villaggio, le due gallerie d'arte, il locale museo culturale e la zona della vecchia missione cattolica, ora abbandonata. Una giornata stupenda, che consiglio a chiunque si trovi in zona... a chi voglia andare un poco oltre i bei paesaggi e la natura stupenda dell'Australia e oltre i luoghi comuni sugli aborigeni.

 
Ngaruwanajirri

Ngaruwanajirri è una parola Tiwi che significa "aiutarsi l'uno con l'altro". Il centro fa parte di un progetto iniziato nel 1994 e che con il lavoro artistico da' possibilità di integrazione ai disabili della popolazione Tiwi. Vi partecipano 16 persone. I loro lavori, sia disegni che sculture, sono stati esposti in diverse mostre d'arte aborigena e si trovano in diverse collezioni private in tutto il mondo.

 
Patakijiyali Museum
 

La vecchia missione cattolica

La missione cattolica di Nguiu fu fondata nel 1911 da un sacerdote francese sul quale Ed ci ha raccontato un simpatico aneddoto. Al suo arrivo non fu molto considerato dalla popolazione, che lo vedeva come un tipo strano che faceva delle curiose cerimonie ma soprattutto perché non aveva famiglia. A quei tempi tra i Tiwi era molto diffusa la poligamia ed anche l'usanza di far sposare ragazze giovanissime con uomini vecchi. Quando una di queste ragazze che si rifiutava di sposare un anziano si rifugiò nella missione il prete ebbe l'idea di "comprarla" dalla famiglia per risolvere il problema. Continuò per parecchi anni con questo giochino ed arrivò ad avere con sé fino a 150 ragazze (per loro costruì una specie di convento), diventando un mito tra gli aborigeni che consideravano il prestigio di un uomo in base al numero delle mogli.

 

 Deposito al porto

 
Si riparte per Darwin... arrivederci!
 

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