SYDNEY,
25 aprile 1998 |
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E' la prima mattina a
Sydney, siamo arrivati ieri sera dalla Nuova Zelanda...
Grazie a qualche conoscenza nel "campo" del turismo, sono in un
hotel *****L in camera deluxe con vista sulla baia ad un prezzo
"umano".
Perdo un pò di tempo a cercare di aprire le tende, scopro che sono
elettriche e man mano che si aprono come un sipario, mi si presenta uno
spettacolo indimenticabile, sulla destra vedo la famosa Opera
House, al centro la baia e sulla sinistra l'Harbour Bridge... avete in
mente i poster di Sydney ? Meglio, perchè è l'alba e i colori che ci
sono su nessuna foto sono mai riuscito a vederli.
Sto parecchi minuti in contemplazione, col dubbio, visto l'albergo
supertecnologico, che sia qualche effetto tipo pareti "tromp
l'oeil". Invece le luce poco a poco cambia, navi e barche e
barchette entrano ed escono dalla baia, si vedono gabbiani e gente che
è già in giro a fare jogging e sulle strade che arrivano al ponte comincia ad aumentare il traffico.
Non mi viene neanche voglia di muovermi, lo spettacolo che vedo è
talmente bello !
Mi fa decidere il fatto che guardando proprio sotto, nella zona dei
"Rocks", stanno piazzando lungo le viuzze un casino di tende, sembra un
mercatino. |
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Colazione
abbondante e poi via.....
Giriamo un pò per "The Rocks", è proprio un mercatino, c'è
di tutto, ma è ancora troppo presto. Scambio due parole e chiedo che
mercatino sia ... Ma come ? Non lo sai, oggi è festa, è l'ANZAC DAY !
Boh, pensavo che il 25 aprile lo festeggiassimo solo in Italia, invece
in Australia e Nuova Zelanda è festa nazionale. |
ANZAC
significa "Australia & New Zealand Army Corp".
L'ANZAC DAY è forse la festa nazionale più importante per l'Australia,
ed è l'occasione in cui ricordano i caduti di tutti le guerre.
La data non ricorda una vittoria, ma il massacro a cui vennero mandati
decine di migliaia di soldati delle colonie inglesi dal generale inglese
Ian Hamilton nel 1915, durante la prima guerra mondiale. Lo scopo era
quello di occupare la penisola di Gallipoli, in Turchia, allora Impero
Ottomano ed alleato dei tedeschi, per liberare la strada per conquistare
Costantinopoli (ora Istanbul) ed aprire un varco alle navi alleate
verso il Mar Nero.
Le truppe coloniali sbarcarono il 25 aprile 1915, ma trovarono una
grande resistenza da parte dei Turchi e rimasero bloccati in quella zona
per quasi otto mesi, con gravissime perdite da entrambe le parti, e
furono poi costretti ad evacuare la zona.
Da questa ricorrenza ha preso nome anche uno dei biscotti tradizionali
più diffusi in questi due paesi, l'ANZAC biscuit. E' molto simile ai
biscotti al burro scozzesi, ma di forma rotonda ed abbastanza grosso, la
tradizione dice che fosse la razione di cibo dei soldati della prima
guerra mondiale. |
Ci avviamo allora a piedi
verso George Street, la via principale che attraversa Sydney per andare
alla fermata della monorotaia, per poi andare a Darling Harbour, una
delle zone più "vive" di Sydney.
Intanto che camminiamo mi sembra di sentire dei suoni da lontano,
sembrano cornamuse . Che strano, mica siamo in Scozia, siamo agli
antipodi, che non abbia ancora smaltito l'ottimo rosso australiano di
ieri sera ? Intanto mi viene un pensiero, va bene che siamo in
Australia, ma possibile che non ci sia in giro un auto ? Sono poi le
9.30 di mattina !!! Come arriviamo alla fine della nostra via su George
Street, sorpresa incredibile, ai lati della strada migliaia e migliaia
di persone che assistono alla più grossa sfilata "militare"
se così si può chiamare, io abbia mai visto.
I suoni delle cornamuse (Mp3 92kbytes) |
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Uno dietro l'altro
passano tutti i "corpi" possibili e immaginabili, dai piloti
di Catalina, gli aerei anfibi, ai vigili del fuoco (Fire Brigade), alle
crocerossine, le infermiere, i carristi, fanti ed altri che non so come
si chiamano, una cosa di cui non mi sono proprio mai interessato è
tutto ciò che riguarda gli eserciti. Ma qui, a differenza di sfilate
simili che ho visto personalmente o in TV, nemmeno un'arma !
Ogni gruppo invece ha la sua banda musicale ! Quello che mi stupisce è
che sono più le "Pipes Band", con costumi scozzesi, cornamuse
originali e musiche originali, delle Bande tradizionali. Chiedo ad un
paio di signori se queste sono band scozzesi (anche da noi magari
vengono le Bande di altri paesi) e questi, quasi offesi, mi rispondono
che l'Australia faceva parte dell'Impero Britannico !!! Le band sono dei vari
clan scozzesi emigrati (o deportati) nel corso dei secoli in Australia.
Ognuna con i suoi colori, la bandiera del clan ecc. Uno che mi ricorda
qualcosa è il "Clan McLeod", che se non sbaglio è quello del
film Highlander. |
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Mi sposto a poco a poco
per trovare una posizione migliore per fare qualche ripresa, ma la gente
è talmente tanta e tutta in ordine, che quasi mi vergogno un po' a
continuare a chiedere "permesso". Praticamente arriva
mezzogiorno senza che ce ne accorgiamo. Andiamo alla più vicina
stazione della "monorail", la monorotaia che fa un giro
circolare della zona centrale di Sydney e scendiamo a Darling Harbour.
E' una zona del porto ristrutturata e convertita ad uso
"turistico". Ci sono centri commerciali, ristoranti, caffè,
musei e attrazioni di ogni genere.
Ci spariamo un "hot dog" veloce, nei ristoranti non si trova
un posto nemmeno a pagarlo, sembra che tutti gli australiani siano
venuti in questa zona. Andiamo a vedere il museo marittimo, mi
incuriosisce la possibilità di visitare un sommergibile russo, ci sono
velieri storici, collezioni di oggetti nautici, c'è un faro del 19°
secolo e quella che secondo loro è l' imbarcazione più veloce del
mondo, lo "Spirit of Australia".
Verso la zona centrale, da dove si ha una vista della parte più moderna
di Sydney su cui spicca la Sydney Tower, c'è una specie di palco su cui
sta suonando un'orchestra e di fronte c'è gente che balla "Rock
Around The Clock". Un giro all'acquario, bello ma ormai
mi sembrano quasi tutti simili, da quello di Genova a quello di
Honolulu. Rinuncio ad entrare nel "SEGA WORLD", multimediale e
cose simili ci lavoro già tutto l'anno !!! |
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Riprendiamo la monorotaia
e torniamo verso la zona dei "Rocks". Facciamo prima un
giretto fino all'Opera House, non è la prima volta che la vedo, ma non mi sembrava così enorme ! C'è di tutto
in giro, un aborigeno che suona il didgeridoo, artisti di strada,
famigliole in gita festiva, gruppi di turisti soprattutto asiatici, non
riesco mai a distinguere i giapponesi dai taiwanesi, dai coreani o dai
cinesi.
Didgeridoo nella baia di Sydney (Mp3 62 kbytes) |
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Ai Rocks ci infiliamo nel mercatino che avevo visto la mattina, c'è da
mangiare, artisti vari, roba usata, proprio di tutto ! Ci spostiamo in
una piccola piazza dove sono disposte parecchie sedie e sul marciapiede
di fronte vedo amplificatori e microfoni. Ci sediamo per riposarci un
po', ormai sono più di sette ore che "passeggiamo" e le gambe
cominciano a dare forfait.
Mi scappa l'occhio su un cartello appeso lateralmente: "Fiddlers
Festival" (festival dei violini). Infatti dopo un attimo arrivano
un po' di musicisti che iniziano a suonare dalla musica country a quella
irlandese a pezzi di classica, ci sono sempre almeno tre o quattro
violinisti accompagnati da un contrabbasso, batteria, chitarra o
fisarmonica o tastiera elettronica.
Praticamente tiro sera entusiasmato dagli assoli che a turno fanno i
musicisti, impegnati all'estremo nell'esecuzione dei giri più virtuosi
ed impegnativi, come se fosse una gara,con un risultato a dir poco
eccezionale. Sono anch'io musicista e virtuosi così ne ho sentiti
veramente pochi.
Intanto parlo con due ragazzi che vicino a me fanno qualche
aggiustamento ai volumi del mixer. Mi dicono che tra quelli che suonano
ci sono professori di conservatorio, professionisti, ragazzi che
normalmente suonano per strada e vivono di quello ed altri che nemmeno
loro sapevano chi fossero, gente di passaggio... |
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Fiddler Festival : brano
1 (mp3 850 kbytes) brano
2 (mp3 407 kbytes)
Finisco la bellissima
giornata in un IRISH PUB vicino, per stasera rinuncio al vino e vado di
"pesante" con birra alla spina, canto anch'io in
"aussie", intanto il loro inglese è talmente storpiato che
non faccio brutta figura.... |
25 aprile 2000
Oggi, a distanza
di due anni, rivedendo le foto ed il filmato, mi sembra ancora di essere
lì !
G'day mates !
nb |
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